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Coriandolo

Coriandolo
Coriandolo
€0,99
Imponibile: €0,90
  • Disponibilità: Disponibile
  • Codice Prodotto: 068-
  • Peso: 30gr
  • Prezzo kg: €33,00
CORIANDOLO SEMI

Formato
30gr

Ingredienti
Coriandolo

Allergeni
Presenti: nessuno
Presenti in tracce: cereali contenenti glutine e prodotti derivati, arachidi e prodotti a base di arachidi, soia e prodotti a base di soia, frutta a guscio ( noci, nocciole, pistacchio, mandorle, noce americana, noce brasiliana, anacardio ecc…), sedano e prodotti a base di sedano, semi di sesamo e prodotti derivati, senape e prodotti a base di senape, anidride solforosa e solfiti in concentrazione superiore a 10 ppm, espressi come SO2.
Presenti in stabilimento: cereali contenenti glutine e prodotti derivati, arachidi e prodotti a base di arachidi, soia e prodotti a base di soia, frutta a guscio ( noci, nocciole, pistacchio, mandorle, noce americana, noce brasiliana, anacardio ecc…), sedano e prodotti a base di sedano, semi di sesamo e prodotti derivati, senape e prodotti a base di senape, anidride solforosa e solfiti in concentrazione superiore a 10 ppm, espressi come SO2.

Caratteristiche del Coriandolo
Il coriandolo in semi è una spezia di origine mediterranea.
Di colore giallastro e dalla forma sferica, ha piccole dimensioni e presenta numerose scanalature.
L’aroma del coriandolo in semi è fresco ed agrumato (per molti versi ricorda il limone).
I semi del coriandolo vengono ricavati dall’omonima pianta erbacea (conosciuta anche con il nome di prezzemolo cinese o cilantro).
Di tipo annuale, la pianta del coriandolo appartiene alla famiglia delle “Apiaceae”, sviluppa una radice a fittone e può raggiungere i 60 cm d’altezza; le sue foglie si caratterizzano per una profumazione molto intensa e, all’inizio dell’estate, sono completate da fiori “di colore rosato – bianco”, riuniti in “infiorescenze ad ombrella”.

Il Coriandolo in cucina
Da sempre protagonista di diverse ricette latino americane ed indiane (è alla base della preparazione di alcune tipologie di curry e del “garam masala”, la famosa miscela di spezie), il coriandolo in semi, con il suo gusto fresco e delicato, negli ultimi anni è stato riscoperto e rivalutato anche dalla gastronomia italiana.
Perfetto per insaporire la carne (ed in particolar modo la cacciagione), il coriandolo in semi – se macinato – può aggiungere gusto a pesce, ripieni, insaccati, formaggi, zuppe, salse e contorni di verdure (è perfetto anche per esaltare il gusto del purè).
Il coriandolo in semi, che può essere abbinato anche ad altre spezie (si sposa perfettamente con timo, anice e cumino) ed è anche utilizzato nella preparazione di alcuni distillati digestivi.

Come conservare il Coriandolo
Per mantenere intatte le sue proprietà benefiche ed il suo aroma, il coriandolo in semi dev’essere conservato in barattoli a chiusura ermetica e dev’essere riposto in un luogo pulito, fresco e al riparo dalla luce diretta e dall’umidità.

Benefici del Coriandolo
Il coriandolo in semi è ricchissimo di vitamine, minerali, fitosteroli e flavonoidi e ha diverse proprietà terapeutiche.
Innanzitutto favorisce la digestione, elimina i gas intestinali ed aiuta in caso di diarrea.
Inoltre, ha un effetto benefico sull’emicrania.
Il coriandolo in semi non è considerato un alimento allergenico e, essendo privo di glutine, può essere consumato tranquillamente anche da celiaci.

Profilo nutrizionale
Il coriandolo in semi risulta composto per circa il 9% da acqua e contiene “grassi, carboidrati, proteine, fibre e ceneri”. Inoltre, è fonte di vitamine del “gruppo B (B1, B2, B3)”, vitamina C e di importanti minerali (“fosforo, magnesio, potassio, zinco, calcio, selenio e manganese”).
100 grammi di coriandolo in semi apportano poco meno di 300 calorie.

Storia e geografia del Coriandolo
Il coriandolo è conosciuto, per le sue proprietà aromatiche e medicinali, fin dall’antichità.
Come dimostrano alcuni ritrovamenti, per gli egizi, probabilmente, aveva valore di offerta rituale.
I Micenei, invece, come attestano le “tavolette in lineare B”, già lo conoscevano come “ko-ri-a-ndo-no”.
Il coriandolo era utilizzato anche dai Romani; il famoso gastronomo dell’Antica Roma, Apicio, ne fece la base di un condimento chiamato “Coriandratum”, mentre Plinio il Vecchio ne apprezzò le virtù terapeutiche.
Lo scrittore naturalista sosteneva che “sistemando alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre”.
Il coriandolo è una pianta che, con ogni probabilità, ha origine dal Medio Oriente o dall’aria de nord Africa (dove si sarebbe diffusa largamente).
Non avendo particolari “esigenze colturali” e può crescere, senza problemi, in tutte le regioni a clima temperato.